Rifiuti plastica e monouso: numeri impressionanti incalzano.

Mentre  Science pubblica un articolo  portando in rilievo i numeri dei rifiuti di plastica decisamente in crescita, tanto da superare gli sforzi (pochi in realtà) necessari alla riduzione dell’inquinamento, ci si rende conto di quanto questo problema sia ormai una grande minaccia sul piano mondiale, tanto da aver colpito ormai quasi tutti gli ecosistemi marini e d’acqua dolce e non solo.

Le risposte sino ad ora adottate, non hanno dato risultati evidenti:

“Abbiamo valutato l’impatto di tre ampie strategie di gestione, riduzione dei rifiuti plastici, gestione dei rifiuti e recupero ambientale, a diversi livelli di sforzo per stimare le emissioni plastiche a 2030 per 173 paesi. “

L’articolo riporta le stime di questi rifiuti che vanno da  19 a 23 milioni di tonnellate e i rifiuti plastici generati nel 2016 sono entrati negli ecosistemi acquatici.

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foto da Corriere.it

Gli impegni fissati dai  governi entro il 2030,  non sono sufficienti e i rifiuti  possono raggiungere fino a 53 milioni di tonnellate all’anno.

Il Ministro Costa ha comunicato che il Parlamento Italiano sta lavorando in questa direzione. In un post apparso sulla sua  pagina face book ha dichiarato:  

“Grazie al grande lavoro che sta svolgendo il Parlamento, l’Italia è l’unico Paese a recepire la direttiva europea sul divieto dell’uso e getta.  estendendolo anche ai bicchieri e ai palloncini

Questa norma, che grazie al lavoro di Barbara Floridia e Pietro Lorefice, e  tutta la commissione ambiente e della commissione europea del Senato, è stata approvata, ora va in Aula per l’approvazione nella legge delega europea.

La plastica usa e getta è un problema e va affrontato in modo drastico e deciso. Tra i 6 e i 7 miliardi di bicchieri di plastica usa e getta vengono utilizzati in un anno solo in Italia, e rappresentano il 20% dei rifiuti marini in tutto il mondo. I palloncini sono uno dei maggiori pericoli per foche, tartarughe e uccelli marini. Per questo è importante e urgente ridurre l’usa e getta. Solo intervenendo nella nostra quotidianità abbiamo la possibilità di difendere il pianeta, perché abbiamo solo questo e dobbiamo tutelarlo.

Esistono alternative, usiamole.”


Mi viene da  fare una riflessione. Se il problema della plastica e del monouso in Parlamento, e ancora di più nella commissione ambiente, è così sentito, come mai  in un altro Ministero (Miur) dello stesso Parlamento, dello stesso partito,  si sono prese delle decisioni “scempio” che vanno in una direzione completamente opposte  a quanto dichiarato dal Ministro Costa?

Facciamo un ripasso:

  • Ogni mese si stima un consumo di un miliardo di mascherine e 500 milioni di guanti; lo stesso Ministro ha ipotizzato 8 miliardi di mascherine entro la fine dell’anno;
  • Più di 2 milioni di lunch box ogni giorni; più di 2 milioni di posate; più di 2 milioni di bicchieri; più di 2 milioni di bottiglie di plastiche per l’acqua.

E poi ci sono migliaia di litri di gel con i relativi contenitori rigorosamente di plastica in aggiunta ai rifiuti di plastiche  quotidiani.

Ha ragione ministro Costa, pensiamo anche noi che ci siano delle alternative, ma allora perché non le abbiamo utilizzate?

Elena Alquati – food consultant

Ps noi possiamo fare molto per ridurre questo problema. Il buon senso innanzitutto.

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